venerdì 30 maggio 2008

Enna: Azzerata la redazione dell’emittente EnTV

Questa mattina un laconico telegramma è stato ricevuto dai colleghi giornalisti della locale emittente EnTV, con la motivazione di un riordino di redazione e trasferimento locali sono stati tutti licenziati.

La redazione di ViviEnna esprime solidarietà ai giornalisti e agli operatori della redazione di En-Tv

L’Assostampa a fianco dei dipendenti di En Tv
Esprimiamo piena solidarietà a tutto il personale di En Tv ed i n particolare ai giornalisti, in testa il direttore responsabile Josè Trovato. I motivi dello stato di agitazione li facciamo nostri nel rispetto dei principi dello statuto della Federazione Nazionale della Stampa, che lo ricordiamo, qualora qualche editore non lo sapesse, è il sindacato unitario dei giornalisti. La nostra politica sindacale di rappresentanza e di iniziativa mira ad arricchire la funzione del giornalista e la dignità della professione, dice Ivan Scinardo. Noi abbiamo il dovere di promuovere la presenza del sindacato nell’ azienda editoriale al fine di giungere ad una sempre più diretta partecipazione autonoma del giornalista, quale testimone attivo della vita del territorio. E’ questo l’orientamento basilare del nostro sindacato che ribadisce la sua funzione di presidio della categoria, al di fuori e al di sopra di partiti, confessioni o ideologie. Pretendiamo che il nuovo editore di En tv risponda immediatamente, in modo concreto ed efficace, alla richieste del personale, avviando da subito una serie di incontri allargati anche alle altre sigle sindacali. Abbiamo già informato il segretario regionale dell’assostampa, Alberto Cicero e i componenti il dipartimento radio-tv. Presto si terrà ad Enna una riunione in cui sarà affrontato anche il caso En Tv. L’assostampa recentemente ha condotto con successo altre trattative che riguardavano emittenti televisive locali che avevano commesso irregolarità nei confronti dei dipendenti. L’editore è stato costretto a presentare un piano editoriale credibile che salvaguardasse i posti di lavoro. Molti licenziamenti, grazie al sindacato dei giornalisti, sono stati evitati. Vogliamo tutelare i giornalisti di En Tv che operano con pochi mezzi e senza tutele. La verità e la libertà dell'informazione non sono proprietà esclusiva di nessuno. I giornalisti hanno il dovere di ascoltare tutte le voci, di capire e far capire, di rendere noti e di spiegare fatti e misfatti di pubblico interesse, di prendere con trasparenza e senza reticenza, posizione, quando ciò sia richiesto, in uno spirito di confronto civile, affinché l'opinione pubblica attraverso la conoscenza di notizie e idee, possa formarsi liberamente una propria opinione. L’editore deve dunque rispettare l’autonomia del Direttore responsabile sancita dall’articolo 6 del contratto nazionale di lavoro giornalistico.

Dichiarazione di Alberto Cicero, segretario regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa:
“La gravissima vicenda di En Tv - dove i dipendenti che avevano proclamato lo stato di agitazione sono stati licenziati senza preavviso - assume un valore paradigmatico della drammatica situazione dell’emittenza radiotelevisiva in Sicilia. Per l’ennesima volta un editore-padrone tenta di imporre alla redazione giornalistica e a tutti i dipendenti diktat con cui si restringono drammaticamente gli spazi di autonomia professionale e di agibilità sindacale. In spregio delle regole e delle normative.
L’Associazione Siciliana della Stampa sarà al fianco dei colleghi della redazione e cercherà con ogni mezzo di impedire che una televisione rinunci agli spazi giornalistici come se fossero un fastidioso orpello e non invece il senso stesso e il motivo della presenza sul territorio di una emittente. L’Associazione Siciliana della Stampa userà ogni mezzo legale per evitare un altro durissimo colpo all’informazione in una regione in cui troppo spesso le regole del settore radiotelevisivo vengono violate o usate a piacimento da editori improvvisati. Insieme all’Ordine dei giornalisti di Sicilia saranno monitorate le tv siciliane verificando la legittimità delle singole posizioni anche in relazione alla piena applicazione dei contratti di lavoro e al rilascio delle concessioni. (ViviEnna)

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